martedì 27 dicembre 2016

Involtini d'indivia

Questo piatto è uno dei tesori di famiglia... uno sfiziosissimo e morbido ripieno custodito in un croccante involucro di sottile pasta violata, un tipo di pasta molto usata in Sardegna, per preparare sia dolci che salati. 

endive rolls

Prepara la pasta con 200 gr di semola, la ricetta la trovi QUI



Prepara il ripieno

Cosa ti occorre:
1 cespo di indivia (insalata riccia)
4 cucchiai di olio extravergine di oliva Cherchi
½ cipolla piccola tritata
5 o 6 acciughine sott'olio

Come devi fare: 
Metti sul fuoco un tegame capiente con le foglie dell'indivia, soltanto la parte verde, scarta i gambi bianchi, aggiungi un pizzico di sale ma niente acqua. Fai cuocere con il coperchio a fuoco basso e, quando l'indivia sarà bella morbida, scolala e strizzala per bene per eliminare tutta l'acqua di vegetazione che la cottura ha tirato fuori. Su un tagliere sminuzza finemente la verdura, a punta di coltello, sino a ridurla ad una poltiglia.
In una padella antiaderente fai scaldare l'olio, sciogli le acciughine scolate dal loro olio, e soffriggi leggermente la cipolla. Aggiungi l'indivia, lascia insaporire - non aggiungere sale, basta la sapidità delle acciughe - fai consumare l'eventuale acqua rimasta, devi ottenere un composto bello asciutto.

Forma le caramelle

Stendi la pasta violata in una sfoglia piuttosto sottile (se usi la macchina regolala alla penultima tacca o posizione 5 per il passaggio finale), ritaglia con la rotella dentata dei rettangoli di circa 9x7 cm e sistemaci dentro un cucchiaino di ripieno. 
Ripiega la pasta sul ripieno e chiudi lateralmente con un pizzico per dare la forma di una caramella. 
Friggi gli involtini in abbondante olio di semi per frittura (devono galleggiare), rigirali di tanto in tanto sino a che non siano leggermente dorati. Scolali sulla carta da cucina e lasciali appena intiepidire prima di servirle.

giovedì 22 dicembre 2016

Scorzette d'arancia candite ricoperte al cioccolato

Le preparava mamma nelle sere d'inverno, quando le arance sono ben mature. Le conservava in una scatola di latta per preservarne tutto l'aroma... ma duravano poco!
La scatola stava più aperta che chiusa, per offrire ai visitatori, figli, nipoti, amici che passavano per un saluto ed un'augurio la dolcezza di un pensiero... ma in cucina era già "al lavoro", nella profumatissima acqua, una nuova scodella di colorate scorzettine.















Ti occorrono: scorza di arance tipo washington NON trattate – zucchero bianco semolato in pari quantità – cioccolato fondente al 70% (per 350 gr di scorza cruda 150 gr di ciccolato)

Tieni la buccia delle arance per tre o quattro giorni in acqua, cambiandola tutti i giorni, devono perdere l'amaro ed ammorbidirsi un po'. Tagliale quindi a listarelle, pesale, ed in una padella capiente, metti una pari quantità di zucchero ed un po' d'acqua.

zest d'arancia candita





Poni la padella sul fuoco a calore moderato e lascia bollire lo sciroppo rigirando di tanto in tanto. Quando le scorzette inizieranno ad asciugarsi continua a rigirare con attenzione, ed abbi pazienza... l'acqua deve evaporare completamente, le scorzette sono candite quando lo zucchero è nuovamente cristallizzato. Versa le scorzette candite in un piatto o vassoio capiente in modo da arrestare la cottura. 

cottura delle scorze d'arancia candite






Le scorzette perfettamente candite















Per preservare la morbidezza, imprigionala nel cioccolato, fondi quest'ultimo a bagnomaria e spegni il fuoco quando ci sono ancora dei pezzi di cioccolato in modo che questo non diventi troppo liquido. Quando il cioccolato è completamente cremoso, immergi le scorzette, un po' alla volta e rigirale per bene, prendendile con una pinza per pasticceria e mettile ad asciugare sulla carta da forno.