giovedì 13 novembre 2014

10 ricette vegane semplici e buone

Sassari, città ortolana per eccellenza, ci regala tante ottime ricette... io ho aggiunto un po' di fantasia ed ecco 10 piatti tutti vegetali!
L'importante e che ortaggi e verdure siano freschi, genuini e di stagione, iniziamo con l'autunno...












Clicca su nome del piatto per leggere la ricetta


L'autunno è la stagione del cavolfiore, le prime giornate di freddo sono l'ideale per gustare un caldo e saporito comfort food tipicamente sassarese!


Quando arriva il maestrale arriva il freddo davvero! Un po' di fantasia ed ecco pronta una buona zuppa di verdure calda e saporita.


Piatto povero della tradizione contadina sassarese, buonissimo se realizzato con i carciofi spinosi sardi, particolarmente aromatici e saporiti.


Fra le zuppe tipiche della città di Sassari, quella di ceci è tutta assolutamente vegetale. Buona, calda, confortevole.


È soltanto un'insalata, preparata con ortaggi e frutti invernali, che vuol portare nel grigio dell'inverno un po' di colori e di fantasia.


È primavera e si va in campagna per raccogliere il finocchietto selvatico, profumatissimo ingrediente di questa ricetta.


Esistono ovviamente mille varianti, io ti propongo un mix di verdure ed aromi che trovo particolarmente ben riuscito!


Fresco e profumato è un ottimo piatto estivo. Si prepara da prima e si gusta freddo, perfetto per un picnic o una giornata al mare.


Una ricetta che raccoglie tutte le verdure estive, accompagnate dai legumi e dai carboidrati e deliziosamente speziata!


Ancora un piatto freddo, questa volta un fritto, per chiudere il decalogo delle ricette vegane con un pizzico di trasgressione dalle abitudini salutiste.

venerdì 7 novembre 2014

Strudel di mele

Il prato della Pension Schmieder... quante giocate!
Dopo averci trascorso tante vacanze estive da bambina, a parecchi anni di distanza tornai a San Candido in Alto Adige a causa della pertosse della mia bambina.
Si ammalò ai primi di agosto ed il pediatra prescrisse niente mare, piuttosto montagna.
Montagna per me è soltanto Alto Adige ma, all'ultimo momento, alberghi e pensioni pieni... trovammo ospitalità dalla Edith, una dolcissima signora, amica di famiglia da sempre, che ci rese disponibile una stanza, con vista mozzafiato sui Baranci, nella sua bella casetta dai balconi pieni di fiori.


I monti Baranci
Con la tipica ospitalità degli altoatesini, pari a quella dei sardi, la Edith ci fece trovare pronto all'arrivo uno strudel delizioso, il più buono che io abbia mai assaggiato, talmente buono che non potei fare a meno di farmi dare la ricetta. Scoprii così che quella piacevolissima croccantezza era data dalle mandorle, usate in sostituzione dei pinoli.
Certo le mele renette del giardino della Edith io non ce le ho, ma lo strudel mi viene buono quasi come il suo!













Prepara la pasta

Cosa ti occorre: 130 gr di farina 00 - 1 uovo – 1 cucchiaio di olio EVO – 1 pizzico di sale – 30 ml di acqua (circa).

Come devi fare: metti in una terrina la farina, l'uovo, il sale e l'olio e mescola bene con un cucchiaio. Sempre mescolando, aggiungi pian piano l'acqua sino ad ottenere un impasto elastico e piuttosto morbido.
Ungi con un goccio d'olio il piano del tavolo e lavora un po' la pasta che dovrà essere soda e compatta ma morbida, riponi la pasta in un piatto unto coperto con la pellicola da cucina e lasciala riposare per una mezzoretta.

Prepara il ripieno

Cosa ti occorre: 3 mele renette – 3 cucchiai colmi di zucchero – 2 o 3 cucchiai di uva passa – 1 bicchierino di rum – 3 cucchiai di mandorle sgusciate ma con la pellicina – 1 tazza di pane grattugiato – burro q.b. - cannella q.b. - scorza e succo di limone.

Come devi fare: metti l'uva passa a bagno nel rum e lascia che si ammorbidisca.
Trita grossolanamente le mandorle e tienile da parte, sciogli una noce di burro in una padellina antiaderente e rosola il pane grattugiato sino a che non sia dorato.
Sbuccia le mele, privale del picciolo e del torsolo, tagliale in spicchi e poi in fette da circa ½ cm di spessore, irrorale con un po' di succo di limone perché non diventino nere, aggiungi una spolverata di cannella, la scorza grattugiata del limone e lasciale da parte, lo zucchero dovrai aggiungerlo all'ultimo momento per non far tirar fuori l'acqua dalle mele.

Confeziona la strudel
Distendi sul tavolo un canovaccio di cotone abbastanza grande e cospargilo con abbondante farina, metti al centro la pasta e con il matterello tira una sfoglia piuttosto sottile, cercando di dargli una forma rettangolare di circa 30 x 40 cm. 

Man mano che procedi verifica, tirandola su, che la sfoglia non si attacchi al canovaccio e nel caso aggiungi farina.
Spennella la sfoglia con del burro fuso lasciando tutt'intorno un bordo di circa 4 cm. Sulla parte imburrata disponi il pane grattugiato abbrustolito, le mele alle quali avrai aggiunto lo zucchero, le mandorle tritate e l'uva passa scolata dal rum. Aiutandoti con il canovaccio tira su, uno alla volta, i bordi dal lato più corto e ripiegali sul ripieno, arrotola lo strudel nel senso opposto sempre tirando su il telo man mano che procedi. Disponi lo strudel su una teglia protetta da un foglio di carta forno, spennellalo di burro fuso e cuocilo in forno statico a 200° per 30/40 minuti. Una volta cotto e raffreddato servi cosparso di zucchero a velo.