giovedì 13 novembre 2014

10 ricette vegane semplici e buone

Sassari, città ortolana per eccellenza, ci regala tante ottime ricette... io ho aggiunto un po' di fantasia ed ecco 10 piatti tutti vegetali!
L'importante e che ortaggi e verdure siano freschi, genuini e di stagione, iniziamo con l'autunno...












Clicca su nome del piatto per leggere la ricetta


L'autunno è la stagione del cavolfiore, le prime giornate di freddo sono l'ideale per gustare un caldo e saporito comfort food tipicamente sassarese!


Quando arriva il maestrale arriva il freddo davvero! Un po' di fantasia ed ecco pronta una buona zuppa di verdure calda e saporita.


Piatto povero della tradizione contadina sassarese, buonissimo se realizzato con i carciofi spinosi sardi, particolarmente aromatici e saporiti.


Fra le zuppe tipiche della città di Sassari, quella di ceci è tutta assolutamente vegetale. Buona, calda, confortevole.


È soltanto un'insalata, preparata con ortaggi e frutti invernali, che vuol portare nel grigio dell'inverno un po' di colori e di fantasia.


È primavera e si va in campagna per raccogliere il finocchietto selvatico, profumatissimo ingrediente di questa ricetta.


Esistono ovviamente mille varianti, io ti propongo un mix di verdure ed aromi che trovo particolarmente ben riuscito!


Fresco e profumato è un ottimo piatto estivo. Si prepara da prima e si gusta freddo, perfetto per un picnic o una giornata al mare.


Una ricetta che raccoglie tutte le verdure estive, accompagnate dai legumi e dai carboidrati e deliziosamente speziata!


Ancora un piatto freddo, questa volta un fritto, per chiudere il decalogo delle ricette vegane con un pizzico di trasgressione dalle abitudini salutiste.

venerdì 7 novembre 2014

Strudel di mele

Il prato della Pension Schmieder... quante giocate!
Dopo averci trascorso tante vacanze estive da bambina, a parecchi anni di distanza tornai a San Candido in Alto Adige a causa della pertosse della mia bambina.
Si ammalò ai primi di agosto ed il pediatra prescrisse niente mare, piuttosto montagna.
Montagna per me è soltanto Alto Adige ma, all'ultimo momento, alberghi e pensioni pieni... trovammo ospitalità dalla Edith, una dolcissima signora, amica di famiglia da sempre, che ci rese disponibile una stanza, con vista mozzafiato sui Baranci, nella sua bella casetta dai balconi pieni di fiori.


I monti Baranci
Con la tipica ospitalità degli altoatesini, pari a quella dei sardi, la Edith ci fece trovare pronto all'arrivo uno strudel delizioso, il più buono che io abbia mai assaggiato, talmente buono che non potei fare a meno di farmi dare la ricetta. Scoprii così che quella piacevolissima croccantezza era data dalle mandorle, usate in sostituzione dei pinoli.
Certo le mele renette del giardino della Edith io non ce le ho, ma lo strudel mi viene buono quasi come il suo!













Prepara la pasta

Cosa ti occorre: 130 gr di farina 00 - 1 uovo – 1 cucchiaio di olio EVO – 1 pizzico di sale – 30 ml di acqua (circa).

Come devi fare: metti in una terrina la farina, l'uovo, il sale e l'olio e mescola bene con un cucchiaio. Sempre mescolando, aggiungi pian piano l'acqua sino ad ottenere un impasto elastico e piuttosto morbido.
Ungi con un goccio d'olio il piano del tavolo e lavora un po' la pasta che dovrà essere soda e compatta ma morbida, riponi la pasta in un piatto unto coperto con la pellicola da cucina e lasciala riposare per una mezzoretta.

Prepara il ripieno

Cosa ti occorre: 3 mele renette – 3 cucchiai colmi di zucchero – 2 o 3 cucchiai di uva passa – 1 bicchierino di rum – 3 cucchiai di mandorle sgusciate ma con la pellicina – 1 tazza di pane grattugiato – burro q.b. - cannella q.b. - scorza e succo di limone.

Come devi fare: metti l'uva passa a bagno nel rum e lascia che si ammorbidisca.
Trita grossolanamente le mandorle e tienile da parte, sciogli una noce di burro in una padellina antiaderente e rosola il pane grattugiato sino a che non sia dorato.
Sbuccia le mele, privale del picciolo e del torsolo, tagliale in spicchi e poi in fette da circa ½ cm di spessore, irrorale con un po' di succo di limone perché non diventino nere, aggiungi una spolverata di cannella, la scorza grattugiata del limone e lasciale da parte, lo zucchero dovrai aggiungerlo all'ultimo momento per non far tirar fuori l'acqua dalle mele.

Confeziona la strudel
Distendi sul tavolo un canovaccio di cotone abbastanza grande e cospargilo con abbondante farina, metti al centro la pasta e con il matterello tira una sfoglia piuttosto sottile, cercando di dargli una forma rettangolare di circa 30 x 40 cm. 

Man mano che procedi verifica, tirandola su, che la sfoglia non si attacchi al canovaccio e nel caso aggiungi farina.
Spennella la sfoglia con del burro fuso lasciando tutt'intorno un bordo di circa 4 cm. Sulla parte imburrata disponi il pane grattugiato abbrustolito, le mele alle quali avrai aggiunto lo zucchero, le mandorle tritate e l'uva passa scolata dal rum. Aiutandoti con il canovaccio tira su, uno alla volta, i bordi dal lato più corto e ripiegali sul ripieno, arrotola lo strudel nel senso opposto sempre tirando su il telo man mano che procedi. Disponi lo strudel su una teglia protetta da un foglio di carta forno, spennellalo di burro fuso e cuocilo in forno statico a 200° per 30/40 minuti. Una volta cotto e raffreddato servi cosparso di zucchero a velo.



venerdì 31 ottobre 2014

Pasta alla Norma

"Perché non resta a mangiare con me?”
Montalbano si sentì impallidire lo stomaco. La signora Clementina era buona e cara, ma doveva nutrirsi a semolino e patata bollite.
“Veramente vorrei tanto ma...”
“Pina, la cammarera, è un'ottima cuoca, mi creda. Oggi ha preparato pasta alla Norma, sa quella con le milinzane fritte e la ricotta salata”.
“Gesù!” fece Montalbano assitandosi. (Il ladro di merendine – Andrea Camilleri)








Cosa ti occorre per 4 persone – 1 melanzana abbastanza grossa – ½ cipolla piccola – 250 gr di pomodori pelati e sminuzzati – 4 cucchiai di olio EVO – 2 foglie di basilico fresco - 360 gr di mezze maniche – 30 gr di ricotta salata – olio di semi di arachide q.b. - sale fino e grosso q.b..

Come devi fare: sbuccia la melanzana e tagliala a tocchetti di circa 1,5 cm per lato. Disponi i tocchetti in un colapasta, condiscili con un bel po' di sale e lasciali da parte per almeno un'ora perché fuoriesca l'acqua di vegetazione ed il gusto amaro.
Strizza ora i tocchetti di melanzane, friggili in abbondante olio di arachidi ben caldo e, quando sono dorati, mettili a scolare sulla carta da cucina.
Affetta la cipolla sottilmente e falla imbiondire nell'olio EVO, deve ammorbidirsi senza bruciare, aggiungi i pomodori, aggiusta di sale e lascia cuocere la salsa sino a che non sarà consumata tutta l'acqua.
Cuoci la pasta al dente, falla saltare nella padella con la salsa, i tocchetti di melanzana fritta e la ricotta salata grattugiata. Guarnisci con basilico fresco appena tritato.

lunedì 27 ottobre 2014

Torta al cioccolato ed amaretti

Con le prime giornate fresche arriva il desiderio, no anzi la voglia, di cioccolato! Consolatorio e confortante, il cioccolato mi aiuta a superare il trauma della fine delle giornate di mare e di sole.












Cosa ti occorre: 4 uova – 170 gr di farina 00 - 30 gr di fecola di patate – 50 gr di cacao amaro – 40 gr di amaretti secchi - 250 gr di zucchero – 250 ml di panna da montare (NON crema vegetale!) 1 bustina di lievito per dolci – 1 pizzichino di sale - burro e farina per la teglia – 3 o 4 cucchiai di confettura di fragole – ½ tavoletta di cioccolato fondente - zucchero a velo q.b.

Come devi fare: ungi di burro ed infarina una teglia ed accendi il forno regolandolo a 180°.
Passa nel mixer con lame da taglio gli amaretti in modo da ridurli in polvere, in una terrina prepara la farina setacciata mischiata con la fecola, il cacao, gli amaretti in polvere, il lievito e un pizzichino di sale, mescola bene e schiaccia eventuali grumi del cacao e della farina.

In un'altra terrina, usando preferibilmente le fruste elettriche, monta ben bene le uova con lo zucchero, quando avranno una bella consistenza soffice ed un colore giallo paglierino aggiungi la panna e continua a montare. Sempre lavorando con le fruste aggiungi, un cucchiaio alla volta, la farina mischiata con gli altri ingredianti e lavora sino ad ottenere un composto omogeneo.Versa l'impasto nella teglia e metti in forno a 180° per 35/40 minuti. Sforna la torta ancora calda e falla raffreddare su una griglia. Quando sarà fredda, tagliala in due dischi, farciscila con la confettura e cospargila di zucchero a velo. Sciogli a bagnomaria il cioccolato e decora la torta lasciandolo colare lentamente da un cucchiao.

giovedì 23 ottobre 2014

Tagliata di manzo

Un piatto superbo, adatto a chi ama la carne e non ha problemi a mangiarla al sangue, la cui riuscita è una questione di tempi e di temperature. È ovvio che la carne deve essere di ottima qualità.
L'ideale sarebbe cuocerla alla brace, ma anche con una buona bistecchiera di ghisa si ottengono ottimi risultati.












Cosa ti occorre per 4 persone: 1 fetta da circa 500 gr di controfiletto di manzo spessa circa 3 cm. - sale e pepe q.b.

Come devi fare: togli la carne dal frigorifero almeno un'ora prima di cucinarla in modo che sia a temperatura ambiente.
Accendi il fornello più potente della cucina e fai scaldare la bistecchiera sino a che sia rovente, appoggia la fetta di carne (che dovrà sfrigolare) e lasciala cuocere per 3 minuti, quindi sollevala con una pinza, o in ogni caso senza bucarla con la forchetta per non far uscire il sangue, e poggiala sempre sullo stesso lato ma ruotata di 90 gradi, lascia cuocere altri 3 minuti.
Ripeti la procedura sull'altro lato, togli la carne dal fuoco, poggiala sul tagliere e condiscila su entrambi i lati con sale e pepe appena macinato. 

È importante utilizzare una bistecchiera con le righe in rilievo, in questo modo la superficie della carne a contatto con i ferro rovente sarà minima e, con la rotazione di 90 gradi, la terrai a contatto per metà del tempo di cottura, evitando così di bruciare la carne all'esterno.
Copri la carne con dell'alluminio da cucina e lasciala riposare al caldo (ad esempio nel forno spento) per 5 minuti, in modo che i succhi si riassorbano e non fuoriescano quando taglierai la carne, in fettine sottili, che sarà invece morbidissima e sugosa.
Ottima con una montagna di patate fritte croccanti ed un buon vino rosso.

venerdì 17 ottobre 2014

Moussaka

Il moussaka è un piatto tipico greco, gustato ed apprezzato durante una vacanza nella meravigliosa isola di Skiathos.
In pratica è una lasagna che ha come base patate e melanzane e che mamma riuscì a riprodurre – in una versione molto simile all'originale – ed inserire con grande successo nei menù dei pranzi del Sabato.













Cosa ti occorre per 4 persone

2 melanzane non troppo grosse
2 patate
ragù di carne
besciamella
olio di semi di arachide q.b.
sale fino q.b.
parmigiano grattugiato q.b..





Come devi fare: prepara il ragù (per la ricetta clicca QUI). 
Sbuccia le melanzane e tagliale per il lungo a fette di circa ½ cm di spessore. Disponi le fette in un colapasta, condiscile con un bel po' di sale e lasciale da parte per almeno un'ora perché fuoriesca l'acqua di vegetazione ed il gusto amaro.
Pela le patate, tagliale a fette di circa ½ cm di spessore, sciacquale per bene, asciugale e friggile in abbondante olio di arachidi ben caldo. Scolale appena dorate, proseguiranno la cottura in forno. 
Quando le melanzane avranno perso un bel po' d'acqua strizzale, asciugale e friggile anch'esse appena dorate.
Disponi su una pirofila da forno le fette di patate, copri con uno stato di ragù e spolvera con il parmigiano grattugiato. Disponi ora un primo strato di melanzane, ragù e parmigiano, prosegui con il secondo strato di melanzane, ragù e parmigiano.
Prepara una besciamella un po' densa (per la ricetta clicca QUI) e versala a completare sulla pirofila, lo strato di besciamella deve essere abbastanza spesso. Aggiungi un'ultima, abbondante, spolverata di parmigiano e fai gratinare in forno a 200° per circa 20/30 minuti. Lascia intiepidire prima di servire.


venerdì 10 ottobre 2014

Io intanto continuo a cucinare...

È passato esattamente un anno da quando, con grande trepidazione, ho pubblicato la prima ricetta di questo blog, le lasagne con i funghi, un grande classico della cucina di famiglia, cavallo di battaglia di mamma, grande maestra alla quale tutto ciò è dedicato.

Era da un po' che l'idea mi frullava per la mente, la cucina in questo momento è di moda, trasmissioni in tv, rubriche su tutti i giornali, miliardi di blog.
Tanti parlano di cibo, alcuni inventano audaci accostamenti di ingredienti esotici, altri trasformano i piatti in avveniristiche sculture... ed io?
Cos'ho da proporre?

Io tento di raccontare cosa bolle in pentola nella cucina di casa mia, dal pranzo di tutti i giorni - tutti i giorni da inventare - a quelle volte in cui, armata di tempo, pazienza e passione, metto mano alle ricette più lunghe e complicate, quelle da trattare con grande rispetto, perché hanno alle spalle una storia importante.

Un anno di fritti e soffritti, di mani in pasta, di piaceri della carne ma anche delle verdure, di dolci e salati... un anno in cucina per preparare un racconto i cui protagonisti, oltre a cipolla, sedano e carota, sono i mie ricordi e le mie sensazioni.
So che siete venuti a trovarmi per quasi quarantamila volte, so anche quali sono le ricette che vi sono piaciute di più fra le oltre cento che vi ho proposto (l'arista di maiale, le frittelle lunghe, i frati fritti e le crocchette di riso) però mi chiedo...arriva il profumo del cibo? Verrebbe voglia di assaggiarlo?

Mamma diceva sempre che si mangia prima con gli occhi... sono belli i miei piatti?
Quando scrivo una ricetta mi metto nei panni di chi non sa bollire nemmeno l'uovo, ma vuole comunque provare, e quindi spiego tutto per bene... ma se invece tu fai con nonchalance i più elaborati manicaretti ti annoia leggere come si trita la cipolla?
E poi ancora, dopo aver letto una ricetta hai poi cucinato il piatto? Ti è venuto buono? Con lo stesso sapore del mio?
Se hai voglia lasciami un opinione, io intanto continuo a cucinare... lo senti il profumo del ragù?




venerdì 3 ottobre 2014

Minestrone

Il minestrone è stato il primo cibo che ho cucinato da bambina. Ero senz'altro molto piccola ma lo ricordo ancora... mamma preparava le verdure ed io le chiesi di aiutarla, ma lei fece di più, mi diede un piccolo tagliere, un coltello (con mille raccomandazioni!) ed alcuni pezzi delle varie verdure pronte da tagliare.
Io spezzettai il tutto sino ad ottenere una porzione, prendemmo allora un piccolo pentolino dove mettemmo a cuocere tutte le verdurine, seguendo per bene il procedimento... ed ecco come cucinai il mio personale minestrone!












Cosa ti occorre per 8 persone: 2 patate – 2 zucchine – 2 carote - 1 cipolla - 3 coste di sedano 1 spicchio d'aglio – 2 pugni di fagiolini – 2 tazze di fagioli borlotti freschi sgranati – 2 tazze di piselli sgranati - ½ cavolo verza non troppo grande – 10 pomodori ciliegino - 8 cucchiai di Olio Extravergine di Oliva – 2 o 3 foglie di basilico - sale q.b. - acqua q.b.- parmigiano grattugiato q.b.



Questa ovviamente è soltanto un indicazione sul tipo di verdure da utilizzare, perché dipende dalla stagione e dai gusti personali, io comunque trovo che questo mix abbia un buon sapore particolarmente equilibrato.



Come devi fare: lava per bene tutte le verdure, sbuccia le patate e la cipolla, pela le carote e sgrana i legumi.
Affetta la cipolla, taglia a rondelle sottili la carota e le coste di sedano e tieni queste verdure da parte senza mischiarle con le altre.
Taglia le patate, le zucchine ed i fagiolini a cubetti, il cavolo a fettine sottili, ed in quattro parti i pomodorini.
Quando tutte le verdure sono pronte, in un pentola bella capiente, scalda l'olio e soffriggi per bene la cipolla, il sedano, le carote e lo spicchio d'aglio intero (che leverai appena dorato) facendole appassire senza bruciare. Aggiungi tutte le altre verdure ed i legumi, rosola un pochino e copri d'acqua senza aggiungere il sale che, se messo subito, renderebbe duri i fagioli. Lascia cuocere a fuoco basso per circa 50 minuti, aggiungi una bella presa abbondante di sale e prosegui la cottura per altri 10 minuti per dare modo alle verdure di prendere la sapidità. Lascia riposare il minestrone (l'deale è mangiarlo il giorno dopo) prima di servire puoi aggiungere e lasciar cuocere della pasta tipo ditalini, oppure del riso o del farro.
In ogni caso dai il tocco finale con il basilico tritato fresco ed un filo d'olio EVO crudo. Una volta impiattato, a meno che non sia vegano, ciascun commensale completerà con una spolverata di parmigiano grattugiato. 

lunedì 22 settembre 2014

Ciambelline

Che buone le ciambelline di mamma! Semplici e genuine le mangiavamo a casa per merenda e le portavamo a scuola per la ricreazione, dolce alternativa al pane e formaggio.
Facilissime da preparare, piacciono anche ai bambini di oggi... e pure i grandi non le disdegnano!




Cosa ti occorre:
125 gr di burro
250 gr di farina
2 tuorli d'uovo
100 gr di zucchero
scorza grattugiata di limone o arancia
sale q.b.
confettura di frutta q.b.

Come devi fare: metti nel robot da cucina il burro ben freddo con la farina ed un pizzichino di sale ed aziona sino ad ottenere un composto dall'aspetto sabbioso. Sistema il composto sul tavolo, formando la classica fontana, all'interno della quale metterai i tuorli, lo zucchero e la scorza di limone. Lavora velocemente sino ad ottenere una pasta compatta, forma con questa una palla, avvolgila nella pellicola e lascia riposare in frigo per almeno ½ ora.
Sul piano del tavolo ben infarinato stendi la pasta dandole uno spessore di circa 5 mm, con un coppapasta ritaglia due dischi, su uno dei due, con una formina, ritaglia al centro un'apertura. 
Sul disco intero sistema al centro un cucchiaino di confettura di frutta, sovrapponi il disco forato e pressa un pochino in modo da attaccare fra loro i dischi di pasta. Cuoci le ciambelline in forno a 180° per circa 20 minuti. Dopo averle sfornate guarnisci con una leggera spolverata di zucchero a velo.

mercoledì 3 settembre 2014

Gattuccio al sugo

Il gattuccio, gattuzzu a Sassari, è un piccolissimo squalo molto saporito e particolarmente “comodo” da mangiare, infatti a parte la grossa lisca centrale non ha spine. Il problema è la pelle, grossa e ruvida, sicuramente non commestibile. Per fortuna in pescheria si trova già pulito e spellato, pronto per essere cucinato.
















Cosa ti occorre: 700 gr di gattuccio spellato e privato di testa e interiora – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva Cherchi – 1 pezzetto di cipolla – 1 spicchio d'aglio - 1 pezzetto di peperoncino - 8 pomodori pelati - 1 cucchiaio di capperi salati – 1 o 2 cucchiai di aceto di vino - sale q.b. - una manciata di prezzemolo tritato - semola rimacinata di grano duro per impanare – olio per friggere.


Come devi fare: taglia il gattuccio in tocchi da circa 3 cm, passali nella semola e friggili, pochi alla volta, in abbondante olio caldo. Scola il pesce quand'è dorato e fallo raffreddare su una carta per frittura.
In una padella capiente scalda l'olio e fai dorare lo spicchio d'aglio intero
(che toglierai), la cipolla affettata sottilmente ed il peperoncino. Aggiungi il pomodoro sminuzzato, aggiusta di sale e lascia cuocere alcuni minuti.
Quando il sughetto sarà freddo condisci con l'aceto ed aggiungi i capperi sciaquati dal sale, i tocchi di pesce fritto ed una manciata di prezzemolo tritato. Rimescola il tutto e lascia insaporire
un po' prima di servire.

martedì 29 luglio 2014

Pomodori ripieni di riso

Anche se questo luglio fa i capricci e con le sue giornate di pioggia fa pensare all'autunno, è comunque estate ed i pomodori di campo sono rossi, dolci e succosi...ideali per questa ricetta, classica e semplice, ma sempre gustosissima!


















Cosa ti occorre per 4 persone: 8 pomodori rotondi ben maturi – 8/10 cucchiai di riso Carnaroli (a seconda delle dimensioni dei pomodori) – 4 bustine di zafferano – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva – 100 gr di macinato magro di bovino– sale q.b. - prezzemolo tritato q.b.


Come devi fare: taglia la calotta superiore dei pomodori e tienila da parte. Con un cucchiaino svuota i pomodori, facendo ben attenzione a non romperli.
Passa al passaverdure la polpa dei pomodori insieme all'acqua di vegetazione, ed aggiungi il riso, l'olio, la carne macinata ben sgranata, lo zafferano, il sale ed il prezzemolo.
Riempi i pomodori, ricoprili con le calotte tenute da parte e sistemali in una teglia.
Cuocili in forno a 180/200 gr per circa mezz'ora e comunque sino a che il riso non è cotto. Sono più buoni freddi. 

martedì 22 luglio 2014

Gelato al crem caramel

Per preparare i gelati è necessaria la gelatiera, ovvio, ma non solo! Per una buona consistenza cremosa e non ghiacciata occorre bilanciare la giusta quantità di zucchero e di grasso. Quindi una buona crema inglese, per diventare un buon gelato, deve essere arricchita con panna ed un po' di miele che rende il gelato ancora più cremoso.
Il composto risulterà dolcissimo, ma nel processo di gelatura l'eccessiva dolcezza si perde. Per calibrare il gusto con una nota amara ho aggiunto un filo di caramello.
















Cosa ti occorre
: 4 tuorli d'uovo – 500 ml di latte intero – 250 ml di panna – 1 cucchiaino di farina - 4 cucchiai di zucchero + 4 per il caramello – 1 cucchiaio abbondante di miele – una bacca di vaniglia.


Come devi fare: con un coltello dalla punta aguzza apri il baccello di vaniglia, raschia i semi, mettili nel latte che avrai versato in un tegamino e metti sul fuoco.
Lavora i tuorli con lo zucchero, quando sono ben spumosi aggiungi un cucchiaino di farina, mescola bene e stempera con il latte caldo. Versa il composto nel tegamino, metti sul fuoco bassissimo e mescola in continuazione, la crema deve cuocere senza bollire.
Da quando scompare la spuma chiara in superficie calcola 2 minuti di cottura. Dopo aver spento il fuoco, sciogli un bel cucchiaio di miele nella crema ancora calda e lascia raffreddare.
Aggiungi la panna fredda e metti in frigo per circa mezz'ora, versa la crema nella gelatiera e segui i tempi suggeriti, con la mia è necessaria 1 ora.
Nel frattempo prepara il caramello mettendo 4 cucchiai di zucchero e due cucchiai d'acqua in un tegamino e mescola, metti sul fuoco a calore molto moderato e non mischiare più sino a quando lo zucchero prende un bel colore ambrato, potrai tuttal'più muovere il tegame in senso circolare in modo da irrorare con lo sciroppo lo zucchero rimasto sui bordi. In questo modo lo zucchero non cristallizzerà formando grumi difficili da sciogliere. Quando il caramello è ambrato, spegni il fuoco ed aggiungi un po' d'acqua fredda (attenzione agli schizzi!) e mescola, in questo modo eviterai la cristallizzazione del caramello che si manterrà come uno sciroppo.
Servi il gelato e guarnisci con il caramello.

venerdì 4 luglio 2014

Insalata di farfalle con zucchine e gamberetti

Quando lo scirocco impazza... e spazza via con il suo caldo torrido tutte le energie, vien voglia di stimolare l'appetito con qualcosa di gustoso e sopratutto molto fresco come questa insalata di pasta che unisce il sapore del mare al profumo dell'orto.
















Cosa ti occorre per 4 persone: 8 cucchiai di Olio Extravergine di Oliva Cherchi – mezza piccola cipolla – 3 zucchine – 250 gr di gamberetti in salamoia – 10 pomodorini ciliegino - 1 bustina di zafferano - sale q.b. - 360 gr di farfalle.

Come devi fare: taglia le zucchine in 4 parti per il lungo e poi a fettine in modo da ottenere degli spicchi, mettile in uno scolapasta con il sale e lasciale qualche minuto in modo che tirino fuori l'acqua di vegetazione, affetta la cipolla, disponi sul fuoco una padella con l'olio e fai soffriggere la cipolla badando che appassisca senza bruciare.
Aggiungi le zucchine e saltale a fuoco vivace rigirandole spesso perché non brucino, quando sono dorate abbassa il fuoco e continua la cottura per alcuni minuti.
Quando le zucchine sono cotte e fredde aggiungi lo zafferano, i gamberetti scolati dalla salamoia ed i pomodorini tagliati a pezzetti.
Cuoci le farfalle lasciandole al dente, scolale senza asciugarle eccessivamente, condiscile ed aggiungi un filo di olio crudo, rigira la pasta per bene e per un po', in modo da farla raffreddare tenendo gli ingredienti ben separati. È buona fresca di frigo ma non gelida.

giovedì 26 giugno 2014

Tiramisù alle pesche

Una variante del tiramisù classico al caffè, semplicissimo e fresco, grazie all'aggiunta di frutta è un ottimo dessert da gustare d'estate. Le pesche possono essere sostituite da altri frutti dalla polpa morbida e succosa, come fragole o pere, oppure si può utilizzare della frutta mista.


















Cosa ti occorre per 6 persone: 3 uova freschissime – 4 cucchiai di zucchero – 250 gr di mascarpone – 4 pesche ben mature – succo e scorza di limone – biscotti sardi (i savoiardi morbidi) q.b. oppure pan di spagna (la ricetta è QUI) - 250 ml di panna fresca da montare – 1 cucchiaio di zucchero a velo.


Come devi fare: sbuccia le pesche, privale del nocciolo, tagliale a pezzetti e sistemale in una ciotola, spruzzale con un po' di succo di limone, aggiungi un cucchiaio di zucchero ed un ricciolo di scorza di limone e mescola.
Tieni da parte le pesche e separa gli albumi dai tuorli ponendoli in due diverse ciotole e, con una frusta elettrica, monta gli albumi a neve ben ferma.
Riprendi la ciotola con i tuorli, aggiungi cucchiai di zucchero e lavora, sempre con la frusta elettrica, sino ad ottenere un composto bello spumoso e di un colore giallo paglierino. Unisci al composto il mascarpone e mischialo per bene con un cucchiaio di legno, aggiungi ora le chiare montate ed incorporale senza smontarle mescolando dal basso verso l'alto.
Metti una cucchiaiata di composto sul fondo di una coppa, bagna leggermente nel succo ottenuto dalle pesche e dal limone un disco di pan di spagna o di biscotto e ponilo sopra la crema, aggiungi ora uno stato di pesche e finisci con un'altro strato di crema.
Monta la panna (deve essere ben fredda), addolcscila con lo zucchero a velo e, con una sac a poche, ricopri lo strato di crema con delle rosette di panna. Servi il dolce fresco dal frigo.